Sei curiosa di scoprire il significato del bouquet sposa e di come il bouquet si è affermato nel corso dei secoli? Preparati a un appassionante viaggio nel tempo!
Il bouquet di erbe dell’antichità
Il bouquet da sposa esiste fin dai tempi antichi, sebbene non fosse come quello che conosciamo oggi e avesse un significato differente. Infatti un tempo il bouquet era composto da erbe aromatiche come aglio e timo perché si credeva che tenessero alla larga gli spiriti maligni che avrebbero potuto impedire alla coppia di essere felice. Ma non solo. Si credeva anche che le piante avessero un potere afrodisiaco, quindi gli sposi mangiavano alcuni rametti di esse per affrontare la prima notte di nozze. Il bouquet, dopo la cerimonia nuziale, veniva offerto in dono agli dei, proprio come fanno oggi le spose di molte religioni.
Non è simpatico che proprio in questi anni stiano tornando di moda i bouquet botanici di piante grasse e sempre verdi? Come vedi le tradizioni e le mode possono tornare rivisitate anche a distanza di secoli!
Il bouquet di oggetti del Medioevo
Il significato del bouquet sposa inizia a cambiare nei primi secoli dopo Cristo, quando si abbandonarono le piante aromatiche e al loro posto si iniziò a utilizzare gigli (simbolo di purezza) e asfodeli (simbolo della fine della vita da nubili).
Ma è nell’Europa del Medioevo che iniziano ad affacciarsi tradizioni stravaganti. Infatti, le fanciulle durante la cerimonia dovevano reggere in mano uno spillone per capelli, una rocca per filare, un ditale e una margherita in argento.
Un “bouquet” davvero singolare! Ma a pensarci bene, anche oggi facciamo qualcosa di simile: inseriamo nei bouquet a tema piccoli oggetti che richiamano il tema del matrimonio.
Il bouquet arabo con i fiori d’arancio
Ma per fortuna nel Quattrocento questa tradizione venne via via abbandonata perché i Crociati ne importarono dal mondo arabo una molto più bella: i fiori d’arancio. Infatti gli arabi utilizzavano questi fiori per adornare l’abito da sposa, credendo che fossero di buon auspicio.
Ma perché proprio i fiori d’arancio? C’è una bellissima leggenda al riguardo.
Molto tempo fa, una splendida fanciulla donò al re una pianta d’arance. Il monarca, segretamente innamorato della giovane donna alla quale non poteva però unirsi in matrimonio a causa delle profonde differenze di rango, decise di custodire gelosamente quella pianta.
Uno degli ambasciatori in visita a palazzo ne rimase colpito e chiese al sovrano di fargli dono di un ramoscello fiorito di quella pianta, ma il re si rifiutò. Così l’ambasciatore pagò 50 monete d’oro al giardiniere per tagliare di nascosto il ramoscello. Lui accettò, e donò quei soldi alla figlia, la quale poté così sposarsi e il giorno delle nozze si adornò i capelli proprio coi fiori d’arancio che le avevano portato tanta fortuna.
Da quel momento in poi i fiori dell’arancio simboleggiano l’amore puro, sincero, e vero. Ecco dunque perché sono diventati il simbolo del matrimonio e vengono associati al significato del bouquet sposa.
Il bouquet di oggi: fiori colorati e dai significati nascosti
I secoli passano, e si iniziano a utilizzare anche altri fiori durante le nozze, soprattutto quelli dalle corolle bianche. Poco importava che fiori fossero, quello che contava era il colore bianco e che il bouquet fosse legato da un nastro con doppio nodo per scongiurare l’infedeltà del marito.
Poi col trascorrere degli anni si è iniziato ad adoperare anche fiori colorati, ma non certo a caso. Le spose sceglievano accuratamente i fiori da impiegare in base al loro significato, così da poter inviare al fidanzato un messaggio segreto ancora prima di sposarsi.
Oggi ovviamente le cose sono cambiate, e il bouquet viene scelto più in base al colore che altro, e una dimostrazione sono i bouquet alternativi che vanno sempre più di moda.
Certo possiamo dire che il significato del bouquet sposa è cambiato molto nel corso dei secoli, ed è stato sicuramente un viaggio nel tempo molto affascinante, non credi?
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